sabato 25 dicembre 2010

Il marxista della CEI

Il mio sguardo è tarato, va sempre a chi è in fondo alla fila. Durante un'assemblea feci il mio intervento, che come al solito qualcuno ha scambiato per comizio politico: "Bisogna esaminare seriamente le situazioni degli emarginati, che il nostro sistema di vita ignora, persino coltiva. Anziani, handiccappati, tossicodipendenti, dimessi dal carcere e dagli ospedali psichiatrici: perché accrescere ulteriormente la folla dei nuovi poveri? Perché la società attuale risponde così poco a un’emarginazione clamorosa? Con gli ultimi e con gli emarginati potremo recuperare tutti un genere di vita diverso; demoliremo innanzitutto gli idoli che ci siamo costruiti: denaro, potere, consumo, spreco, tendenza a vivere al di sopra delle nostre possibilità. Riscopriremo i valori del bene comune, della tolleranza, della solidarietà, della giustizia sociale e della corresponsabilità.
A quel punto, nel salone, si alzò in piedi un giovane prete e urlò: “Basta venire qui a fare il marxista. Rispetti l’ambiente cattolico in cui si trova e opera!”.
Allora risposi: “Mi scuso molto, ho dimenticato di citare la fonte:
La chiesa e le prospettive del Paese, documento del Consiglio Permanente della CEI, Roma, 23 ottobre 1981”.

(Tratto da "Come in terra, così in cielo", di Don Andrea Gallo, pagine 49/50)

Non c'entra molto con la musica, o forse sì, e comunque per oggi mi sembra un post molto adatto.
Buon Natale a tutti :)

5 commenti:

Alligatore ha detto...

C'entra, c'entra, questo è il rock che mi piace.

Lucien ha detto...

"Magnificamente" adatto!
Un abbraccio e Buon Natale.

ReAnto ha detto...

Buon Natale Alle :)

brazzz ha detto...

adattissimo..auguri alle

Sull'Amaca ha detto...

Scusate il ritardo, Auguri a Tutti!
Bel post mi ha riscaldato il cuore leggerlo.