mercoledì 15 settembre 2010

Dialogo dei massimi sistemi: libri di carta e libri elettronici


Nella foto: ah come erano indubbiamente più appaganti per i sensi gli incunaboli del XV secolo rispetto ai libri di oggi!


- Hai visto la discussione a proposito "libro elettronico" sul blog di ReAnto?
- L'ho vista, l'ho vista, ma sono rimasto in disparte - però tu te la sei presa a cuore!
- Mah, un pochino sì. E' che a me le opinioni preconcette danno sempre fastidio, se poi sono unite a snobismo(anche non indie) mi fan venire la mia solita orticaria.
Questa del libro di carta contro il libro elettronico è una variante della solita mp3 contro cd contro dischi in vinile, ma se possibile è ancora peggio: perchè si svolge completamente in formato elettronico. E' un po' come girare un film che sostiene la superiorità assoluta del teatro sul cinema, oppure scrivere email che sostengono la superiorità assoluta della posta tradizionale su quella elettronica.
- Vabbè, ma che peso dai allora all'odore della carta, al peso del volume, alla bellezza della copertina e dei caratteri?
- Più o meno, un cazzo. Non ho mai comprato un libro per annusare la carta o assaggiarne le pagine, ma solo per leggere quello che c'è scritto sopra. A me sembra una cosa, come dire, naturale, che non dovrebbe nemmeno essere messa in discussione. Un libro di carta pieno di stronzate rimane pieno di stronzate. Il mezzo non è per nulla il messaggio.
- Su questo non sono d'accordo con te: esistono mezzi che "appiattiscono" il messaggio, lo distorcono, lo narcotizzano. Vogliamo fare l'esempio della televisione?
- Anche no. Questa cosa della televisione è indiesnobismo luddista, come il rifiuto della tecnologia cattiva che sostituisce i libri buoni. Non mi sembra che la televisione abbia abbassato il livello culturale delle masse, direi anzi il contrario.
Però è molto più figo rimpiangere i tempi prima della tv, quando tutti nel tempo libero leggevano Schopenauer ed ascoltavano Mozart.
Il web è un contenitore di democrazia e libertà, molto più di un giornale o di un libro. Perchè al web puoi partecipare. Altro che "dove metto le note a margine", qui ad esempio c'è una sezione di commenti, che oltretutto non rimangono solo a te, ma sono visibili da chiunque stia partecipando alla discussione.
- Ma mica tutto quello che è nuovo è buono! Così corriamo il rischio di buttare via anche cose valide.
- Forse. Ma qui stiamo in ogni caso parlando di messaggi, non di contenitori. L'originale di, per dire, uno dei Dialoghi di Platone era probabilmente scritto su un papiro, poi è stato trascritto su pergamena dagli amanuensi, poi è stato stampato con le varie tecnologie disponibili di volta in volta, e adesso si può trovare senza fatica sul web.
Beh, non ci crederete ma sono sempre le stesse parole. Le idee non cambiano a seconda del supporto che le contiene. Quindi questo focalizzarsi sul contenitore e non sul contenuto, torniamo all'orticaria.
- In effetti si potrebbe dire che, rimanendo nel campo della parola scritta, qualsiasi progresso tecnologico nella sua riproduzione abbia contribuito a una maggiore diffusione del "libro". Se non altro per la crescente diminuzione del costo di riproduzione e quindi del prezzo di vendita. A meno che non si voglia sostenere che la cultura fosse più diffusa e più accessibile al tempo degli amanuensi medioevali, o degli aristocratici ateniesi.
- Già, e chissà come si lamentavano i "conservatori" di ogni epoca, sostenendo come la pergamena fosse un esperienza tattile largamente inferiore a quella del papiro, oppure la freddezza asettica della diabolica macchina di Gutenberg rispetto alla calda scrittura gotica degli amanuensi di Tubinga, e via di seguito.
- Vero, figurati che sono risucito a trovare persone che si lamentano dei nuovi social network "cattivi" (Twitter, Facebook) che tolgono pubblico ai "buoni" blog...
- E in tutto questo, la cosa più bella è che nessuno ha parlato dell'oggetto della discussione citata all'inizio: cioè il Kindle, ovvero un lettore elettronico di nuova generazione, che non ha praticamente nulla a che vedere con lo schermo del computer. Ma l'importate era sostenere a prescindere la superiorità della carta.


Note e links:
"Massimi sistemi" è auto-ironico, eh: l'ispirazione per la forma è Gianni Brera, mica Galileo Galilei :)

47 commenti:

Lucien ha detto...

Ora però c'è anche questo nuovo dispositivo che rivoluzionerà la lettura...

http://www.youtube.com/watch?v=nsravNklRes

...scherzi a parte, qualsiasi mezzo (più o meno tecnologico) che incentivi la lettura per me è il benvenuto.

unwise ha detto...

io il libro lo trovo semplicemente molto più pratico, oltre che resistente agli urti, indipendente da fonti di energia ecc ecc.
e poi buttarne uno che non ti piace dalla finestra, o semplicemente lasciarlo cadere in pattumiera, cagiona molta più soddisfazione che non cancella re un file... :)

silvano ha detto...

Mah, mi sembra una contrapposizione fittizia. Io li vedo come due sistemi di lettura che si integrano. Leggere sulla carta è meno faticoso e poi può anche essere più comodo se sei a casa. Di contro è scomodissimo portarsi i libri (ad esempio) in vacanza che pesano un'esagerazione nelle valigie. Allo stato non ho le idee ben chiare sugli e-book e gli e-reader ma sono molto curioso e ben disposto perchè secondo me aumenteranno la possibilità di leggere e si integreranno bene.

ReAnto ha detto...

Grazie Allelimo ... e riscrivo qua il mio commento che chiudeva tutta l'intressante e divertente discussione :

"- vedo che sull'argomento la pensiamo un po' tutti nella stessa maniera.., ognuno di noi continuerà a legger come più gli piace e a mangiare quanti cazzo di kinder preferisce. Una cosa è certa. Qualche alberello verrà risparmiamato e ciò non è poco..

thanx
.)

Unknown ha detto...

Io penso che gli e-book saranno uno strumento di consultazione formidabile, in futuro... Io penso al peso immane che devo portarmi da una parte all'altra quando sto studiando per un esame...

Zio Scriba ha detto...

Sia come lettore che come scrittore, mi pare abbastanza ovvio che ciò che conta è il testo, e non il suo contenitore. Se fra mille anni mi leggessero inghiottendo una pillola che gli spara il mio romanzo nel cervello, non ci troverei proprio niente da ridire. Credo però che il libro sia un’invenzione troppo perfetta, e troppo amata da chi la ama, per diventare anticaglia per collezionisti con la stessa velocità con cui lo è diventato il vinile ( e comunque, a mio molesto parere, elogiare i libri di carta scrivendo su un blog non si chiama contraddizione, ma elasticità mentale.)
Personalmente continuerò a comprare, leggere e conservare con amore libri ancora molto a lungo, e sinceramente non ho un grande interesse a rendere ciò argomento di sterile diatriba con chi, a buon diritto, farà diversamente già domani mattina. (Gli zelanti del futurtecnoprogresso hanno quasi sempre ragione: ovvio, dal momento che scommettono su un cavallo che corre da solo. A volte però si fanno prendere un po’ la mano, a volte anche il cavallo solitario prende una buca e si azzoppa, e qualche cantonatina questi saputelli la prendono: a sentir loro, due ore dopo l’invenzione del rasoio elettrico le fabbriche di lamette avrebbero dovuto fermare le macchine e dichiarare fallimento…) Se prima di diventare costosissimi oggetti da collezione i libri attraverseranno una fase di supersaldi, mi si vedrà nelle librerie armato di carrello della spesa per sceglierne a decine, se non a centinaia, e se a qualcuno che non sopporta gli snob verrà l’orticaria, affari suoi. :)
Ciò non significa che magari non mi comprerò la mia bella tavoletta (non sono di quelli che fanno la coda di notte a ogni nuova scorreggia di mister Jobs, ma non sono neanche un tecnofobo), preferibilmente quando il panorama delle offerte sarà più comprensibile e stabilizzato, e non una jungla di uscite settimanali che disorientano e mungono soldi. (Se al tempo dei cd fossero usciti ogni mese nuovi formati e nuovi lettori, probabilmente il vinile sarebbe andato avanti vent’anni di più, perché la gente non ama farsi prendere per il culo, neppure dalla Dea Tecnologia.)
Credo anche che l’elettronica (dice bene Alessandro qui sopra) sarà d’aiuto nel lavoro di studio e di ricerca: nel mio piccolo, se devo scrivere un articolo antibrizzi, elencando il numero di volte in cui in un suo romanzetto compare l’espressione “inchessenso”, una cosa è poter fare la ricerca su un formato elettronico, altra cosa è dover setacciare 400 pagine con gli occhietti santi.
Altro campo in cui dire alleluja: quello stronzo-speculativo dell’editoria scolastica. Presente quegli scuolabus di zainetti e bambini, con gli zainetti che pesano il quadruplo rispetto ai bambini? Per non parlare della vergogna dei presunti aggiornamenti, un trucco per obbligare le famiglie a ricomprare a caro prezzo gli stessi (mediocri) libri perché quelli del fratello maggiore non andavano più bene: con gli e-book scolastici l’editore dovrà essere obbligato a farli lui gratis e in automatico, questi fantomatici “aggiornamenti” (e quindi, stiamone certi, non li farà più…) A meno che il presidente del consiglio non decida per decreto legge il contrario, per suo piccolissimo interesse personale… :D

Lucien ha detto...

Sottoscrivo ogni riga Zio!
Dal mio punto di vista hai fatto un commento/post esaustivo ed equilibrato sull'argomento.

allelimo ha detto...

Ragazzi, rinuncio. Evidentemente non riesco a spiegarmi.
Non me ne frega nulla del formato elettronico specifico, Kindle o iPad, che probabilmente è ancora troppo acerbo e costoso e senza un numero sufficiente di libri in italiano già disponibili (anche se, vista la diffusione dell'inglese tra i bloggers italiani, non dovrebbe essere un problema leggere gli originali...)
Quello di cui stavo cercando di parlare è l'atteggiamento. Quello di chi non riesce neppure a pensare che un libro (o un disco in vinile, o quello che volete) è un mezzo tecnologico incidentale, legato a un certo periodo.
Nella discussione da ReAnto avevo messo il link ad altri pareri illuminanti citati tra le "ultime parole famose" di wikipedia.
A me questo atteggiamento sembra il perfetto, speculare complemento a quello di cui si parlava, ad esempio, in Buscadero Rock.
Qualcosa di più adatto a dei vecchi quasi-cinquantenni che a noi giovanotti di non ancora cinquant'anni.
Zio Scriba: preferisco non dire niente, l'ultima volta che non sono stato d'accordo con te me ne hai dette di tutti i colori, per questo giro passo... :)

Però insomma, tra leggere tutti i libri di Moccia in formato cartaceo e, non so, un haiku di Kerouac sul computer, io non faccio molta fatica a scegliere.

Ma visto che non riesco a spiegarmi, in quanto "zelante del futurtecnoprogresso" mi tengo l'orticaria e vi lascio con alcune perle tratte dalle ultime parole famose citate poco fa:

Oggi è praticamente impossibile trovare terre ancora sconosciute. (Comitato dei Consiglieri di Isabella di Spagna, 1492)

A proposito del cinema: è assai probabile che questa mania finirà nel giro di pochi anni. (Independent, quotidiano statunitense, 1910; citato in Portala al cinema, a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006)

L'auto ha raggiunto i limiti del suo sviluppo. La prova? Quest'anno non ci sono state innovazioni. (da Scientific American, 1909)

Questo cosiddetto "telefono" ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda. (comunicazione interna della Western Union, 1876)

Abbiamo un computer qui a Cambridge, ce n'è uno a Manchester e uno al laboratorio nazionale di fisica. Immagino che sarebbe giusto averne uno anche in Scozia, ma non di più. (il fisico inglese Douglas Hartree, 1951)

Maurizio Pratelli ha detto...

"Quello di chi non riesce neppure a pensare che un libro (o un disco in vinile, o quello che volete) è un mezzo tecnologico incidentale, legato a un certo periodo". Ti cito.
Io riesco a pensarlo eccome, ma essendo anche io un mezzo umano incidentale, legato a un certo periodo, preferisco trascorrerlo con le cose del mio periodo. Mi ci sono affezionta, cosa ci vuoi fare, son fatto così. Mi piace avere pigni di libri letti e dischi ascoltati. Quando guardo la camera di mia figlia senza dischi e senza libri mi fa tristezza. A lei noi, ovviamente.

allelimo ha detto...

Maurizio Pratelli: ma anch'io, come tutti, preferisco vivere nei miei tempi. Che, incidentalmente, sono questi: al momento, essendo ancora vivo, preferisco continuare ad esserlo.
Poi, liberi tutti di accucciarsi, avvoltolarsi nelle proprie certezze e attendere serenamente la morte fisica oltre a quella spirituale... :)

Maurizio Pratelli ha detto...

non mi arrotolo nelle mie certezze, mi avvolgo (vivissimo) nelle mie passioni. Amen

allelimo ha detto...

E così sia.
R.I.V.
:)

Anonimo ha detto...

Esprimo il mio punto di vista.
Al momento preferisco di gran lunga la lettura su cartaceo al punto che, quando per esigenze lavorative e non devo leggere documenti molto lunghi che ho in formato digitale, vado di stampante.
Questo perchè la lettura su schermo, sia del classico pc che dei nuovissimi reader, mi risulta molto più faticosa di quella classica.
Inoltre, sfiorando soltanto la sostanza meramente tecnica, questi lettori al momento sono abbondantemente da migliorare. Giusto qualche esempio: dimenticate totalmente di poter trasferire e leggere documenti nei vari formati che utilizzate per e sul pc. I documenti in formato word A4 diventano minuscoli e per leggerli ci vorrebbe una lente di ingrandimento. I documenti in pdf e in altri classici formati non è possibile quasi capire di cosa trattano se non vengono prima convertiti (su web che io sappia non è difficile trovare programmini fatti allo scopo, ma ogni volta bisogna perdere il tempo per l'operazione). In più, com'è intuibile, in condizioni particolari di luce (tipo sotto il sole pieno) il contrasto che io sappia non rende granchè. Comunque, questi sono fattori relativi alla tecnologia del momento e che, possiamo esserne certi, saranno migliorati all'inverosimile (non credo purtroppo manchi tanto alla creazione di un reader che funzioni anche da cellulare, tablet, lettore mp3 e chissà cos'altro).
Parlando invece della cosa dal punto di vista concettuale, il discorso è più ampio.
Coloro che sono legati al formato tradizione di un libro avranno qualche difficoltà ad abituarsi all’idea di rinunciare alla propria libreria piena di volumi colorati. E questo è anche comprensibile, spesso ci leghiamo concretamente ad oggetti che ci hanno regalato emozioni intense. E del resto conosco persone che amano i libri al punto da rivestirli e trattarli come reliquie (anche evitando di prestarli), dopo averli letti. Non credo che la cosa sia necessariamente criticabile.
Tendenzialmente credo che nel prossimo futuro questa nuova tecnologia avrà l’espansione delle tante altre che sono integralmente entrate nella vita quotidiana delle masse. La maggior parte dei lettori standard lo userà perché più comodo da molti punti di vista, mentre gli integralisti del cartaceo continueranno a comprare i volumi (nessuno vieta di comprarli e di tenerli fermi ed intonsi in libreria e di utilizzare comunque l’e-book per leggerlo e trasportarlo agevolmente, così come accade a molti audiofili nell’utilizzo dei vari formati).
E ci sono da sottolineare anche dei vantaggi non da poco. Il primo è certamente relativo all’impatto ambientale (non che la produzione di questi supporti sia ad impatto zero, ma certamente minore della stampa di milioni di volumi al giorno); il secondo è relativo alla diffusione della lettura: come la creazione della tecnologia ha dato la possibilità di aumentare nettamente l’ascolto e la diffusione della musica (certamente anche a causa della pirateria), credo che si possa ipotizzare realisticamente che questo avvenga anche per la lettura, anche se in modo minore.
A prescindere da tutto questo, comunque, sarei curiosa di capire una cosa: Come mai i lettori di e-book, nati da ormai due anni e rimasti sostanzialmente identici nella tecnologia, non sono stati in pratica considerati fino a quando la Apple ha annunciato l’uscita di un tablet con funzionalità di lettore e-book? Nel giro di poche settimane l’interesse verso l’oggetto misterioso è cresciuto esponenzialmente, anche da parte di chi legge un libro a decennio, e con lui anche i modelli prodotti. Misteri del consumo modaiolo di massa.
S.

allelimo ha detto...

S.: sono d'accordo, al momento i lettori elettronici sono ancora tecnologicamente troppo giovani. Miglioreranno. Gli ultimi modelli ("inchiostro elettronico") hanno già risolto il problema dell'illuminazione.
C'è qualcuno che solo 20 anni fa (1990, era il tempo del passaggio dai monitor a fosfori verdi a quelli in bianco e nero e delle primissime schede VGA) avrebbe mai immaginato di vedere filmati e fotografie su un computer?

Il mio punto principale è che anche il libro è una tecnologia. Solo che non è più percepita come tale.
Come tantissime cose: per me il telefono cellulare è ancora una cosa un po' strana, per mio figlio di 9 anni è normale quanto lo era per me il telefono nero con il disco combinatore.
E' evidente che in casa mia ci sono mucchi di libri e dischi/cd, perchè il formato fino ad ora era quello.
Ma i mucchi di cd stanno cominciando a crescere sempre più lentamente, e i mucchi di libri idem.
I libri, costano troppo. E alla biblioteca pubblica trovo qualsiasi libro a costo zero. Certo, una volta finito non posso godere dei mucchietti fisici, perchè il libro lo restituisco.
Ma le storie, le idee, le poesie, quelle rimangono.

E' il rifiuto aprioristico del progresso tecnologico che sta alla base dei discorsi "libro buono/computer cattivo", che a me da fastidio.
I due comportamenti che citi tu, a me sembrano non solo criticabili, ma patologici.
"...persone che amano i libri al punto da rivestirli e trattarli come reliquie (anche evitando di prestarli), dopo averli letti"
Ma insomma, il libro è un contenitore: quello che si può amare è il contenuto, non l'involucro.
Mi sembra l'equivalente di comprare un pacco di pasta Barilla per la bellezza della scatola, ed evitare di mangiarla per non rovinare la confezione aprendola. Si può fare, ma serve una certa dose di stupidità.

"...gli integralisti del cartaceo continueranno a comprare i volumi (nessuno vieta di comprarli e di tenerli fermi ed intonsi in libreria e di utilizzare comunque l’e-book per leggerlo e trasportarlo agevolmente, così come accade a molti audiofili nell’utilizzo dei vari formati)"
Questo invece mi mette i brividi. Qui non stiamo parlando di audiofili o librofili, ma di malati di mente che comprano un disco o un libro non per ascoltarlo o leggerlo, ma per collezionarlo. Per sistemare la loro "raccolta di figurine". A questo punto, la qualità delle figurine è una variabile indipendente. Non importa se è "bello" o "brutto", conta solo che vada a riempire la casella vuota e completare la collezione.

A proposito di iPad e altri e-book reader, invece, credo che la moda conti pochissimo.
Te lo dico da utilizzatore convinto di Windows e Linux: ho provato varie volte ad usare i computer della Apple.
Non fanno per me, non mi ci trovo.
Ma l'iPod non è "un lettore mp3", è "IL lettore mp3", per qualità e comodità d'uso.
L'iPhone bisogna provarlo. E', anche solo come telefono, anni luce avanti a tutti gli altri.
L'iPad, per il momento l'ho visto in un negozio. Non credo che lo comprerò a breve: costa ancora troppo.
Ma la strada è quella. Se dimostrerà una qualità anche solo paragonabile ai suoi due "fratelli", sarà una rivoluzione per il mondo della carta stampata.

Joyello ha detto...

allelimo: per non farmi influenzare scrivo il mio commento dopo aver letto il post e senza leggere quelli degli altri.
Condivido il tuo pensiero parola-per-parola. Dovessi dire la mia potrei fare copia-incolla del tuo post.
Bravo. Per pensarla come me [ :-) ] ed anche per riuscire a esprimerlo così bene.

Anonimo ha detto...

Credo che esistano modi diversi di vivere il rapporto con il contenitore quando il contenuto è vissuto in modo intenso.
Alcuni libri, non tutti quelli di una vita, sono molto legati alla sfera emotiva. Rappresentano un momento totalmente personale, intimo e profondo. Si legano al tempo e allo spazio, oltre che alla fase esistenziale in cui vengono letti, possono persino determinare cambiamenti nella persona.
E quando entri in questa sfera, credo sia piuttosto normale che l'emotività trovi un suo modo di accendersi anche in relazione a cose “esteriori”, come può essere l'avere in mano un libro.
Nonostante l'e-mail e la scrittura tramite pc siano cose enormemente utili e che hanno radicalmente migliorato il modo di lavorare e di comunicare, preferiamo ancora scrivere un bigliettino di auguri sentito o una lettera molto personale a mano (così come riceverli così), perchè la scrittura è un valore aggiunto che regala ulteriore unicità alle parole.
Così in un libro che rappresenta molto per chi lo ha letto possono esserci elementi di contorno che aumentano il legame affettivo ed il richiamo alle sensazioni provate nella lettura.
Il carattere scelto, l'impaginazione, lo spessore delle pagine, la rilegatura ed altre cose contribuiscono a rendere un volume diverso da ogni altro e spesso vengono scelti dall'autore come modalità di espressione del proprio contenuto.
E' anche vero che questo non accade per tutti i libri e che poterne avere a disposizione migliaia in un lettore comodo e fruibile in ogni istante ha dei grandi vantaggi. Per questo credo che possano coesistere entrambi i modi di leggere e di conservare ciò che si è letto.
Tu vedi delle patologie in comportamenti in cui, a mio parere, si possono riscontrare sentimentalismo, attaccamento nostalgico e forse anche una punta di infantilità, ma niente di più. Non ti è mai capitato di conservare una scatola che contiene qualcosa a cui sei legato?
La busta di una lettera importante? Non hai oggetti privi di qualsiasi funzionalità che riescono, nella loro non essenzialità, a comunicarti qualcosa in più? Conservare un disegno di tuo figlio o conservare la sua scansione per te è esattamente identico?
Personalmente, ho libri che hanno significato molto per me, che riescono a darmi emozioni ogni volta che li prendo in mano, perchè solo l'averli davanti mi trasporta in quelle sensazioni, anche grazie alle pieghe delle pagine, alla costa rovinata, alla copertina macchiata o alla dedica nella prima pagina. Se avessi una copia "nuova" di quel libro tra le mani questo "potere" diminuirebbe.
Certamente la razionalità qui viene messa da parte, ma chi dice che anche ciò che viviamo in modo emotivo debba necessariamente essere governato dal razionale?
E perchè chi ha amato un libro e vuole conservare quel volume più a lungo possibile diventa un malato? Così come chi, possedendolo in formato cartaceo, lo scarica anche in formato e-book per leggerselo tutte le volte che desidera ed in modo maggiormente comodo?
La tecnologia in alcuni casi è essenziale, in altri rende la vita più semplice e comoda, in altri ancora contribuisce alla diffusione della cultura ed avvicina. Per questo è importantissima. Ma come è estremo chi la rifiuta integralmente, è estremo anche chi la sostituisce a tutto,
distaccandosi totalmente da ciò che c'era prima. Se questo può valere con lo spazzolino elettrico che sostituisce quello manuale, vale di meno come concetto assoluto per oggetti che richiamano la sfera intellettiva ed emotiva. Sono una felice proprietaria di una fotocamera digitale che
uso di frequente, ma non nego che prendere in mano alcune fotografie di molti anni fa, con i colori caricati dal tempo e l'odore che non hanno ancora perso mi dia un piacere tutto particolare. Siamo figli del nostro tempo, minuto dopo minuto. Ognuno sceglie cosa conservare del minuto precedente, portandolo in quello successivo.
S.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda la apple, sono sostanzialmente d'accordo con te. La mia è una posizione mediana, non sono un'accanita sostenitrice del marchio e neanche una detrattrice. Nella mia vita ho comprato quattro lettori mp3 e gli ultimi tre sono stati ipod, perchè sono convinta di ciò che scrivi tu.
Quello che mi fa sorridere non è questo. E' il potere commerciale che la apple ha ottenuto non solo attraverso la qualità dei suoi prodotti, ma attraverso il potere simbolico degli stessi. L'iphone, che a mio parere è un cellulare che non vale lontanamente il suo prezzo (ma questo è un giudizio del tutto soggettivo) viene da molti (non da tutti, per carità) acquistato in qualità di simbolo, perchè rappresentativo, soprattutto per il costo, di un'appartenenza (reale o apparente) ad una classe economica che si basa quasi essenzialmente sugli oggetti che si possiedono e che gli altri non possono possedere (e, consapevole di questo, la apple non abbasserà mai il suo standard di prezzi). E questo succede per molti altri prodotti apple. Altrimenti non ti spiegheresti come mai esistono persone che appiccicano l'adesivo della mela eppoliana sulla macchina o in altri mille posti. O persone che arrivano a tatuarsela addosso(esistono, credimi). Questi sono eccessi, è chiaro, però devo ancora vederlo il simbolo della windows su una macchina. Ed in questo quadro generale, in cui la apple è solo uno degli esempi, si colloca l'improvvisa nascita di interesse verso i reader di e-book, del tutto ignorati negli ultimi anni e improvvisamente divenuti oggetto molto richiesto ed acquistato (nei vari modelli e marchi) da quando la Apple ha tirato fuori il tablet lettore di e-book, rendendolo un oggetto trendy, anche da parte di chi negli ultimi anni ha letto giusto il manuale di istruzioni della xbox (se ne ha uno) ed ha sempre considerato le librerie luoghi noiosi quasi quanto
le chiese. Ecco, sulle librerie ci sarebbe da fare un altro discorso. Difficile credere che una libreria virtuale possa eguagliare il piacere di passare un'ora sfogliando cento libri per decidere quale comprare.
S.

Andrea ha detto...

complimenti per i commenti S.

allelimo ha detto...

S.: sono d'accordo con alcune delle cose che hai scritto. Non con tutte, va da sè, e a quelle cerco di rispondere.
L'oggetto e la sfera emotiva, certo. Ma a questo punto il contenuto diventa fondamentalmente un accessorio, irrilevante o quasi. Un sasso, un ciondolo, un poratfogli, un portafigli, una cagata, qualcosa. Basta che ti ricordi il primo amore o il primo quello che vuoi o anche il secondo.
Sarò fatto male (e lo sostengono in tanti!) ma a me, coi libri o coi dischi, non capita. .
Mi capita invece con la musica.
Con le parole, anche.
uno dei libri più importanti della mia vita, scoperto quando avevo 16 anni, è stato "Sulla strada" (o, più figo, "On the road". però l'ho sempre letto in italiano...)
Non so assolutamente che fine abbia fatto la prima copia che avevo letto. L'ho riletto un paio di volte, ogni volta su una copia in edizione diversa, l'ultima dovrebbe essere da qualche parte nella libreria. Ma mentre leggo, accipicchia, non mi frega proprio nulla nè della carta nè della stampa tipografica nè dell'eleganza o rozzezza dei caratteri.
Biglietti di auguri, mi sembra un esempio poco calzante.
Posta ed email, mah. Non so, ma davvero, da quanti anni (decenni?) non scrivo più una lettera a qualcuno. Email, tutti i giorni.

Poi, le due diverse modalità possono coesistere e lo faranno senz'altro. Ma, a costo di ripetermi, il punto non è (ancora) questo.
Il "mio" punto è che non riesco a capire chi rifiuta anche solo l'idea che si possa leggere una cosa diversa da un libro.

Il nuovo non è automaticamente buono e bello, ma non lo è nemmeno il vecchio. In questo campo particolare, mi sembra importante non vedere le novità come un pericolo per una malintesa e forse mai esistita superiorità culturale dei tempi e della tecnologia passata.
Non erano tempi e cose migliori. Eravamo "noi" più giovani.
Seguendo questa mentalità, saremmo ancora agli amanuensi.
O credi davvero che non ci siano stati all'epoca feroci dibattiti sulla superiorità innegabile dei codici miniati rispetto a quella roba tecnologica lì inventata da Gutenberg, "la stampa"?

Sull'iPhone, non sono d'accordo.
Costa troppo, vero.
E' uno status synbol, verissimo.
Io non ce l'ho e non penso di spendefre tutti quei soldi per un telefono.
Però ho avuto modo di usarlo per un paio di settimane quest'estate: beh, è come un iPod rispeto a tutti gli altri lettori mp3. E' un telefono, d'accordo, ma fa tutto meglio (molto meglio) di tuti gli altri telefonini/palmari/smartcosi che ho usato in tutti questi anni.

La Apple mi sta cordialmente sulle balle, quasi trovo più simpatica la Microsoft.
Sono due stra-multi-mega aziende, ma se abbiamo un computer in quasi ogni casa e a costi sempre più bassi, beh, dovremmo ringraziare l'odiato Bill Gates, non certo Steve Jobs.
La Apple ha la sua imagine e la sua nicchia di computer "figo", per artisti. E' marketing fatto bene, buon per loro.

Ma iPod e iPhone sono due prodotti superiori alla concorrenza, nello stesso identico modo.
L'iPad, probabilmente anche.

Le librerie fisiche, boh. Di solito scelgo i libri sul sito web della bibilioteca, li prenoto e poi passo a ritirarli. Il giorno in cui dovrò solo fare il download, non credo che cambierà poi molto.

Finisco con i comportamenti patologici.
Se qualcuno compra un libro per non leggerlo e un disco per non ascoltarlo, secondo me siamo nel campo del collezionismo patologico. La negazione assoluta della funzione per la quale l'oggetto è stato creato.
Mi sembra anche una cosa di una tristezza incredibile...

Anonimo ha detto...

Sull'iphone, non cosa dirti. Forse tu hai provato l'ultimissimo modello uscito da casa Apple che magari è del tutto diverso dal suo precedente (anche se so che chi lo aspettava migliorato è rimasto deluso).
Io, qualche mese fa, ho giochicchiato per qualche ora con quello di un mio amico per capire un po' come mai tanta gente fosse impazzita dalla voglia di spendere una cifra del genere per un telefono.
Facendolo, ho notato la mancanza di alcune cose che rasentava l'incredibile, soprattutto se si pensa al costo che ha. Del tipo, non invia e non riceve mms, non fa video, ha una fotocamera scadentissima e non mi sembrava eccellesse in quanto a ricezione, visto che con lo stesso operatore nello stesso posto il mio banalissimo nokia prendeva benissimo ed il suo affatto.
A parte il fatto che è genericamente molto molto lento, già solo per girare fra le funzioni (per non parlare della rubrica), ho provato a scrivere qualche messaggio e ho notato che è molto meno veloce a reagire del mio e che non ha molte piccole comodissime funzioni (tipo il copia/incolla, ma questo l'ho saputo dopo). Altra cosa incredibile, non si può inoltrare un sms! Poi, chiedendo un po' al proprietario e dandogli il contentino di ammettere che “comunque resta fighissimo”, ho scoperto che non è contento dell'audio nella conversazione, che utilizzandolo su internet è quasi impossibile accedere a molti siti (non sapeva spiegarmi a causa di cosa), a parte facebook e qualche altro social network (che sarebbero comunque gli unici siti in cui andrebbe è un altro discorso) e che anche in quel caso spesso si pianta, che non è possibile usare il bluetooth per trasferire file e che la batteria se ci parli un po' dura niente. Questo è solo quello che ricordo, ma ti assicuro che c'era dell'altro.
In sostanza, riassumeva il tutto dicendo che si, è vero, ha molte mancanze ma esteticamente le ripaga tutte, che ha un sacco di applicazioni “spettacolari” (che, forse, usi un paio di volte nella vita del cellulare) e che è anche dotato di un gps (peccato che, ad approfondire, il gps ti dica solo dove sei, il resto tutto su internet - a pagamento - e senza alcuna guida vocale. Per dire, il mio nokia che costa circa un decimo, ce l'ha e non ha bisogno di andare online).
E, credimi, non ho mai visto tanti cellulari rivenduti usati dopo pochi mesi.
In sostanza a me sembra un ipod molto più grosso e molto più costoso.
S.

allelimo ha detto...

S.: io ho provato un iPhone 3G (quindi il terz'ultimo in ordine di tempo) con OS 3.1.3.
Preso, ripristinato e jailbreakkato al volo (due o tre cose di software le so) che ti devo dire: era velocissimo.
Molto più dei vari telefoni Windows Mobile (2003, 5 e 6) che ho usato dal 2005 in poi.
Le funzioni di cui parli ce le ha (copia e incolla e inoltra sms), i siti inacessibili sono quelli costruiti con Flash (tecnologia proprietaria di Adobe che Apple ha deciso di non usare, probabilmente per motivi commerciali) ma esistono le soluzioni.
Per quello che manca, ci sono le applicazioni: da quelle gratuite sull'App Store a quelle "non ufficiali" su Cydia a quelle craccate (in giro per il web...), gps compreso (senza collegarsi al web).
Poi, a me Apple ripeto non mi sta simpatica, i soldi per comprare un iPhone non ce li ho, però mi sembra sinceramente superiore a tutti gli altri telefoni/palmari in circolazione, non perchè è figo ma perchè funziona bene e ha una facilità d'uso imbattibile.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te sul rifiuto integralista verso le nuove tecnologie, infatti ho parlato di estremi in entrambi i sensi. E sono anche d'accordo sul fatto che il vecchio non è necessariamente migliore di ciò che lo sostituisce. Ma se tu non hai il piacere di riprendere in mano quel libro che hai amato molto leggere e qualcun'altro si, non vedo cosa ci sia di criticabile. Sono semplicemente due modi diversi di rapportarsi all'oggetto. E, ovviamente, il contenuto non è affatto un accessorio irrilevante. E' il motivo unico per cui quel libro lo hai amato e continuerai ad amarlo, a rileggerlo, a regalarlo e a volerlo conservare nella tua libreria. Tutto il resto è qualcosa in più (e c'entra poco con un portafogli o con altri oggetti del genere).
Il biglietto d'auguri era un esempio del fatto che, pur utilizzando la tecnologia nelle sue migliaia di utilità, in alcuni contesti preferiamo farne a meno, a favore di un contatto più concreto e personale.
Ultima cosa, non ho detto che qualcuno compra il libro per non usarlo. Ho detto che lo compra, lo legge e lo mette in una libreria usando poi il suo splendido reader per rileggerselo tutte le volte che vorrà e in qualunque situazione. Un po' come chi ama ascoltare musica in un particolare formato e con un particolare impianto audio ma che, quando va a correre o viaggia, stipa la musica nel suo ipod munito di banalissimi auricolari senza velleità.
Riguardo alle librerie abbiamo pareri molto diversi. Per me non è comparabile girare in quelle virtuali con l'entrare in una fatta di mattoni ed intonaco. Le volte che compro libri su web o conosco già l'autore, o ne ho letto in una recensione di qualcuno di cui mi fido o mi è stato particolarmente consigliato. In altri casi, vado nella mia libreria aperta fino a mezzanotte, prendo in mano decine di libri, li sfoglio, leggo qualche riga qui e lì, parlo con i ragazzi che ci lavorano, mi faccio consigliare sulla base di quello che amo leggere e torno a casa sempre piuttosto contenta.
S.

allelimo ha detto...

S.: portafogli, portafigli etc. era una citazione di Elio ("Baffo Natale") non è indiesnob ma mi fa ridere... :)

Il biglietto d'auguri, è una tecnologia più semplice della stampa, ma anche la scrittura a mano risente pesantemente della tecnologia: pensa all'evoluzione che c'è stata dalle penne d'oca alle penne Bic :)
Ma dicevo che non mi sembrava un esempio pertinente perchè un biglietto d'auguri è una copia unica: stamparlo piuttosto che scriverlo sarebbe semplicemente - allo stato attuale - più scomodo e lungo...

Poi, io continuo a pensare che riversare l'amore per le cose scritte in un libro alla sua realizzazione fisica accidentale sia bizzarro, e mi sento libero di criticare questo atteggiamento che non mi piace.
Se a qualcuno sta bene così, nessun problema e come sempre liberi tutti di fare quello che preferiscono; ma libero anch'io di dire che una cosa non mi piace!

Che qualcuno compra il libro per non usarlo, scusami ma l'hai detto:
"...gli integralisti del cartaceo continueranno a comprare i volumi (nessuno vieta di comprarli e di tenerli fermi ed intonsi in libreria e di utilizzare comunque l’e-book per leggerlo e trasportarlo agevolmente, così come accade a molti audiofili nell’utilizzo dei vari formati)"
A meno che "intonso" non abbia cambiato significato nel frattempo... ;)
Gli audiofili che comprano i dichi in vinile e non li ascoltano per non rovinarli, esistono anche quelli. Ne conosco pure un paio.
Per questi due comportamenti, non riesco a cambiare idea. Sempre patologici mi sembrano.

Le librerie, boh. Forse dipende dall'età? Non riesco più ad andarci se non una volta ogni tanto, e sicuramente non fino a mezzanotte, che ci sono figli da mettere a letto, piatti da lavare, musiche da ascoltare e cose da leggere.
E poi le poche volte in cui vado in libreria curioso un po' tra le novità e le ristampe, ma poi prendo i libri alla biblioteca pubblica. Per fortuna che c'è il web per le prenotazioni... :)

EV ha detto...

Sono d'accordo un pò con una e un pò con l'altra posizione che secondo me sono molto vicine. Attaccarsi fisicamente ai libri capita a tutti ma perchè siamo sempre stati abituati a leggerli così.... la prossima generazione non avrà neanche questo dubbio.
Per l'iphone essendo un proprietario del 3gs purtroppo devo dare ragione a S, anche se a suo parere sono probabilmente un decelebrato per aver speso tanto per un cellulare.. Il copia-incolla era un problema delle prime versioni che ora non esiste più ma è vero che non manda e non riceve mms, che non ha la videocamera, che non invia e riceve via bluetooth e che purtroppo prende male. L'audio era terribile nei primi modelli, nel mio è stato migliorato e si sente abbastanza bene però la batteria è ancora un problema ed è vero che se lo riempi un minimo diventa molto lento e spesso si blocca. Ha anche una serie di mancanze che si possono risolvere come dice Alle scaricando le applicazioni non ufficiali, perchè quelle ufficiali riguardano soprattutto stronzatine che ti fanno divertire un sacco appena le metti su ma che poi non usi mai più. Però se ci pensi pagare tanto un cellulare per poi doversi sbattere a scaricare e mettere applicazioni per farlo funzionare bene è una rottura di palle. Diciamo che io la penso così, l'iphone è un acquisto che io sconsiglio vivamente, ma sconsiglio anche molti altri "smartphone", molto meglio un buon cellulare se internet non vi è assolutamente essenziale in ogni momento, perchè con nessuno di questi la navigazione fuonziona davvero bene e almeno vi troverete un telefono che funziona come un buon telefono invece che un ibrido che funziona male per entrambe le cose.
EV

brazzz ha detto...

sai che lavoro nell'editoria,per cui..il problema non è certo il mezzo..il problema è che le persone non leggono,che l'offerta è standardizzata,che la distribuzione è un buco nero,che esiste una enorme offerta,indistinta,in mezzo al aquale ci va in libreria non sa e non può distinguere..che se non hai una tv dietro che ti fa promozione,o non sei di un certo qual gruppo "lievemente"£ dominante non esisti..questi son alcuni dei problemi..pi io preferisco ancora la carta,ma immagino che il futuro sia altro,e pazienza..futuro remoto,peraltro..in vari paesi dove gli ebook son partiyi molto prima che qua da noi(che siam il quarto mondo),stan tornando indietro..detto questo,specie nella musica,il mezzo della fruizione mi interessa pochino..da bimbo ero fanatico del vinile,e smenate simili..ora francamente alle icone bado poco..meglio un mp3 di zppa,o un vinile di ligabue?eheheh

Leandro Giovannini ha detto...

no dai, non mi cascare anche tu sull'equazione apple uguale figo. io che lo uso giornalmente ti posso dire che è una macchina quasi perfetta, non come quel ricettacolo di virus che è windows. tant'è che all'epoca in cui avevo un pc, ci installai sopra linux e già era tutta un'altra cosa. sul discorso dei libri sono (di nuovo) d'accordo con te, ho la casa piena e non vedo l'ora di accattarmi un ipad, che poi si risparmierebbero anche un bel po' di alberi. E poi sono un techno(come tecnologia eh)-addict. ;o)

allelimo ha detto...

Harmonica: posto che arricchire Bill Gates o Steve Jobs mi sembra eticamente lo stesso, e posto che Linux a me fa ancora venire il mal di testa (e la mia prima Red Hat l'ho installata nel 2000, versione 6 punto qualcosa, non è che sia proprio a digiuno di computer), Apple e il suo marketing sono al di là del figo. Sono "snob"... :)

Windows, sarà anche facile parlarne male, ma se nel mondo la diffusione dei sistemi operativi è circa 91% Windows, 5% Mac, 1% Linux, beh non è solo per la forza del marketing della Microsoft.
Un po' di qualità e facilità d'uso c'è...

Leandro Giovannini ha detto...

@Alle
Il Mac è limitato come diffusione dai prezzi troppo cari rispetto ad un pc, ma ti assicuro che una volta presa la mano è davvero facile usarlo. E poi non è vero che ci sono pochi programmi, come viene creduto. Linux è divertente da smanettare e per imparare un po' di linguaggio macchina.

allelimo ha detto...

Harmonica: "linguaggio macchina"? Spero tu stia scherzando :)
Io mi arrangio con il C/C++ e se mi impegno posso capire un po' di Assembly, ma il linguaggio macchina è proprio un'altra cosa...

E in ogni caso non ha nulla a che vedere con il sistema operativo: dipende dal processore.

Il Mac, ognuno ha le sue idiosincrasie. Non mi piace. E di un computer mi interessa che faccia quello che gli dico come voglio io, non come decide lui.
Con il Mac, non sono capace :)

fancalle ha detto...

Ho un iphone 3gs ed ha il copia/incolla, la foto/videocamera di qualità più che discreta. Mando regolarmente sms ed mms.
Ha una grande facilità di utilizzo ed è veloce.
La ricezione è più che buona, e la navigazione internet fantastica, così come la gestione della posta elettronica.
Infine, la parte che mi interessa di più, è anche un ipod!
L'unica mancanza seria (si fa per dire) è il bluetooth.
Ma che iphone avete provato?
Per il resto, visto che la discussione si è spostata sui computer, vi dico che Windows mi ha torturato per 10 anni, e finalmente ho cambiato.
Se è ancora così diffuso è solo perché la gente nemmeno sa che esistono alternative.
Tutti comprano i bei pc negli impermercati con windows già installato e così sia.

EV ha detto...

Mandi MMS son il tuo Sgs?? Ed ha la videocamera?? Mi sa che hai ricevuto un esemplare mitico. Ne' il mio nè quello dei miei amici (e la stessa Apple non lo inserisce tra le caratteristiche tecniche). Stessa cosa per l'ìnoltro degli sms.
Se vuoi inviarli e riceverli, quindi, non puoi assolutamente farlo con il tuo iphone, tranne che tu non voglia inserire programmi non ufficiali (e vivamente sconsigliati, per ovvi motivi, dalla apple) che devi cercare, scaricare mettere sul tuo iphone per poi configurarlo con i dati del tuo operatore telefonico (procedura non semplicissima per chi non sappia usare un pc e neanche per chi sa usarlo, perchè spesso devi cambiare programma perchè non riesce a settarsi con l'operatore). Una volta fatto questo, comunque, l'arrivo di un mms non è immediato. Ti arriverà un sms con l'avviso e tu dovrai aprire prima il programma per poterlo vedere. Ok, niente di grave se non fosse che questi programmini "fake" spesso non girano bene e ogni tanto si bloccano all'apertura di un mms.
Dire che con il tuo iphone puoi fare tutte queste cose, fancalle, è decisamente scorretto. La versione corretta è la seguente: con iphone non puoi farlo, ma se ci metti alcuni programmini che si trovano su web fatti a posta (da altri) puoi sopperire a tutto questo Stessa cosa per internet, la maggior parte dei siti ha applicazioni flash, persino youtube. A quelli non puoi accedere a meno che, come sopra, non cerchi la soluzione con programmini vari.
Ah, stessa cosa sulla ricezione. Nel mi gruppo non sono il solo ad avere l'iphone e rispetto a altri telefoni i nostri prendono meno bene, c'è poco da negarlo. Se poi aggiungi che la batteria dura molto poco, sempre paragonato a altri cellulari e che è veloce solo se non lo riempi allora, scusa se lo dico, ma non è stato un buon acquisto. Se vuoi un ipod compri un ipod, a un quinto del prezzo.
Per quanto riguarda i pc, invece, la apple fa dei prodotti largamente superiori alla microsoft. L'unica cosa è capire a cosa ti serve il pc. Se lo usi per navigare ogni tanto e per scrivere, non so se il prezzo vale l'acquisto. Ma se lo usi già leggermente di più lo vale tutto. All'inizio hai qualche difficoltà di adattamento, ma dopo poco vai che è una bellezza.
EV

Mauro ha detto...

Esistono più versioni del 3gs, l'ultima ha gli mms. Il 4 finalmente è diventato un telefono in parte comparabile agli altri cellulari, ma per quello che è dovrebbe costare 200 euro non uno di più.
Comunque, per i pc, è facile parlare di affidabilità quando un software viene fatto per girare solo sulle pochissime macchine sulle quali deve girare. Se invece deve essere fatto per girare su milioni di macchine diverse e per essere compatibile con milioni di periferiche, che ti scegli tu, voglio vedere quanto riesce a essere stabile. La microsoft è enormemente superiore come utilizzabilità del software macintosh fatto per i tre modelli in croce che ci sono sul mercato apple. E i programmi che ha simulano, con pochissime modifiche, quelli creati da microsoft e ormai diventati per tutti la base dell'utilizzo del pc, non li hanno certo inventati quelli della apple.

Fan allelimo ha detto...

Esiste una sola versione del 3GS, caso mai e' il sistema operativo che nel tempo e' stato migliorato, aggiungendo decine di funzioni. Ma se non lo collegate al computer e scaricate gli aggiornamenti avete sbagliato davvero acquisto, ma la colpa e' vostra.
La possibilità di fare video c'e' sin dall'uscita del 3GS comunque. Ed anche sms ed mms.
@Mauro: va be' la guerra tra fanboy Apple e fanboy Windows credo che sia un po' troppo OT e comunque non mi eccita affatto.

Mauro ha detto...

A te no, ma se leggi i commenti precedenti si parlava di questo, che sia OT o meno. Non mi sembra questo sia un forum in cui ci debba attenere al temino del giorno, cosa che non fa neanche l'autore, di cui sei fan.
Dire che ci si deve collegare èer gli aggiornamenti è giusto, esattamente come dire che comunque, per far funzionare bene l'iphone (argomento che è anch'esso OT, visto che il post parla di ebook) la maggior parte dei programmi non li fa la apple e te li devi cercare in rete. Nonostante questo, ci sono cose che comunque nel cellulare funzionano meno bene rispetto a molti altri telefoni e su questo non puoi agire.
Io comunque non parlo da fan nè di apple nè di microsoft, ho detto una cosa che credo sia oggettiva e innegabile: il software microsoft esce per essere compatibile con milioni di macchine e periferiche diverse, quello apple solo per girare sui tre modelli apple. Per questo quando si dice che il mac è più stabile a me fa sorridere.. Oltre al fatto che se oggi tutti o quasi abbiamo un pc e lo sappiamo usare non è certo grazie alla apple....

Fan alle ha detto...

@Mauro: gli aggiornamenti al software degli iPhone li fa solo la Apple ed e' sufficiente collegarlo al computer che li scarica automaticamente. Non mi risultano programmi di terze parti che sia necessario cercare su internet. Ma su che basi di esperienza scrivi?

Anonimo ha detto...

Se volete vi vendo il mio.
Non avete detto le cose più gravi che mancano al 3GS, ve le dico io (i modelli precedenti rasentavano il ridicolo, anche i telefoni finti dei bambini funzionavano meglio):
- Se andate su internet, non sognate neanche di salvare un file, neanche un allegato dalla mail. Potete solo guardarli online, mai scaricarli.
- La memoria è quella, non è espandibile e la batteria non è sostituibile, come un ipod. L'avete mai visto un cellulare al quale non potete cambiare la batteria dopo un pò?
- La batteria dura una segata
- Alle mail potete allegare massimo un file per volta
- Il bluetooth vi serve solo per l'auricolare, per il resto non fa niente. Dimenticatevi di passare una foto a un vostro amico lì vicino.
- Il sistema dei file è inesistente, non li troverete neanche nel telefono. E' esattamente come un ipod, per cui tutto quello che potete farlo è collegarlo al vostro pc e aggiornarlo con il vostro programma.
- Avete una suoneria per gli sms se non vi piace vi attaccate, oppure comprate una bella app dall'apple store e la pagate.
- Se è spento, la sveglia non vi suona
- Se vi arriva un sms o una chiamata e voi non la sentite, il cellulare non vi avvisa con nessun segnale, neanche la lucetta che lampeggia.
- Non potete mettere solo la vibrazione senza la suoneria per gli sms.
- Non apre un casino di allegati, tipo zip o formati tipo wmn.
- Il sistema operativo è chiuso, è impossibile utilizzarlo con tantissimi programmi, anche con le app esterne.
- Se non hai un pc mac è ancora più complicato gestirlo.
- Non puoi minimamente gestire la rubrica sim.
- Non vi avvisa sullo schermo dell'avvicinarsi
di un evento in calendario.
A alcune di queste cose puoi ovviare con le applocazioni, poche gratuite, molte a pagamento e molte non apple. Ma a molte altre non puoi in alcun modo. Che non prenda bene è stato dichiarato dallo stesso Jobs, stesso problema che ha il 4 che addirittura c'è la probabilità che venga ritirato dal mercato, visto che per adesso la apple ha spiegato in quale posizione tenere il telefono perchè prenda meglio.
Ecco, 700 euro buttati. Non ci voglio pensare, ma prima lo metto su ebay meglio è.

allelimo ha detto...

Dunque dunque. Mi permetto di notare che:
- Windows, Mac o Linux, chissenefrega. Ognuno usi quello che preferisce, senza dover convincere nessuno che x è meglio di y.
- Progettare una versione di Windows o un nuovo kernel di Linux è oggettivamente molto più complicato di progettare un nuovo Mac OS: devono funzionare con il 90% (Windows) + 1% (Linux) dei computer venduti al mondo.
- l'iPhone non è un telefono cellulare: mi sembra molto più coretto paragonarlo con i dispositivi Windows Mobile (Htc e simili) che con i semplici cellulari/smartphone.
Il fatto che "di fabbrica" non faccia tutto quanto, ma che si debbano aggiungere le applicazioni dedicate alle funzionalità che ti servono, mi sembra assolutamente normale. Tutti i computer funzionano così, ed è il motivo per cui sono utili: ognuno ci mette dentro quello di cui ha bisogno.
Anche nei telefoni con Windows Mobile, anche nell'iPhone. Che evidentemente non sono effcienti come un telefono "chiuso" che fa solo quello per cui è stato progettato.
- Che differenza fa se le applicaziono sono "ufficiali" Apple o no? Vengono tutte programmate con il sdk per l'iPhone, con quelle ufficiali la Apple si tiene una parte dei soldi.
- Chi ha un iPhone senza jailbreak, peggio per lui. Il jailbreak è poco più di un chmod sulle directory nascoste dell'iphone, dopodichè si ha accesso a tutto il file system, si possono installare tutte le applicazioni di Cydia ed anche le applicazioni "ufficiali" senza pagarle.
- L'iPhone costa ancora una botta, e quindi non lo comprerò. Però, ultimo anonimo commentatore. a quanto lo vuoi vendere? Magari riusciamo a metterci d'accordo, un 3gs lo prenderei volentieri :)

Anonimo ha detto...

Eccomi. Prima di tutto devo dirti che quello che hai scritto è giusto ma se ti rileggi la lista che ho messo, alcune di quelle che sono decisamente importanti nell'uso non puoi sistemarle con le applicazioni. Lo dico perchè tu sia consapevole di quello che prendi. Sul prezzo ci sto pensando, diciamo che intorno ai 400 si potrebbe fare, è in perfette condizioni d'uso. Ma sei sicuro? Mi sembra quasi assurdo venderlo a te dopo averne parlato così male.

allelimo ha detto...

400 usato per una cosa che nuova sul sito della Apple Italia costa 539, complimenti, è un affarone - per te, se riesci a venderlo :)
A 200 te lo prendo domani mattina, a 400 non se ne parla proprio...

Scusa alle ha detto...

Guarda che 539,00 euro è il modello da 8gb, sul mercato solo da poco (e non si capisce nemmeno perchè).
Il 3gs dell'anonimo avrà almeno 16gb di memoria.
350,00-400,00 euro credo che sia il prezzo normale per l'usato Iphone.

allelimo ha detto...

Si ho visto che quello su Apple Store è il modello da 8 Giga.
Ma dopo che ne avete parlato così male, e con l'iPhone 4/16 Gb nuovo a 659 €, direi che un 3gs può valere al massimo 250 €.
Se si riesce a venderlo a 400, bella lì, ma grazie no :)

Anonimo ha detto...

Esatto, è da 16 GB, in perfette condizioni e comprato cinque mesi a 710 euro. Venderlo a meno del 30% del prezzo mi sembra eccessivo e comunque, se vedi i prezzi dell'usato, sono tra i 400 e i 500. A 200 dubito che troverai mai un iphone in condizioni decenti, neanche il 3G da 8 trovi usato a meno di 250.
Comunque non voglio mica convincerti, non ho detto che voglio venderlo per farlo qui dentro, anzi. Ho detto spassionatamente che non ne sono contento, certo non per pubblicizzarlo al fine di rifilarlo.

allelimo ha detto...

Ok, nessun problema, ho sempre detto che per me costa troppo :)
Comunque, se sei riuscito 5 mesi fa a pagare l'iPhone 3 ben 40 euro più dell'iPhone 4 equivalente, posso capire la delusione. Ma non vale lo stesso più 250/300 euro a voler essere generosi :)

Anonimo ha detto...

Quello era il prezzo, non è che ho cercato di spendere più possibile. Comprato da unieuro e pagato quella cifra, come da scontrino che posso mostrare. Ma ripeto che non sto cercando di venderlo a te, ti dico solo che non troverai mai un 3GS da 16 GB a 200 euro e che se ti fai un giro su ebay potrai vedere che 400 euro è il prezzo giusto per un telefono in queste condizioni. Che poi non valga 250/300 euro neanche nuovo, è un altro discorso sul quale posso essere d'accordo. Lo venderò su ebay. Ciao

allelimo ha detto...

Stavo scherzando eh, lungi da me il voler insinuare alcunchè.
Sono perfettamente d'accordo che si possa risucire a venderlo su eBay a quella cifra, io stavo solo parlando di quanto sarei disposto io a pagarlo :)

finazrdi ha detto...

allelimo tieni il ciuccio così stai buono, si da bravo a papà

Anonimo ha detto...

pidocchio