martedì 29 giugno 2010

La Storia del Rock



Storia
Quella classica, che si studia a scuola: quelli che ne fanno parte erano, chi più chi meno, assassini, bastardi, sfruttatori e figli di puttana, da Giulio Cesare a Napoleone, da Tutankhamon a Hitler.

Storia del Rock
Per proprietà transitiva, mi viene il dubbio se fare parte della "Storia del Rock" sia una cosa di cui essere fieri.

Storia
La storia è fatta di massima di politici e militari: chi decideva quando si dovevano fare un tot di morti, e chi si dava da fare per mettere in pratica gli ordini.
E, di solito, più alto è il numero dei morti in questione, più i personaggi storici sono famosi e conosciuti.

Storia del Rock
Per fortuna qui i morti non sono un metro di giudizio utilizzabile. Potremmo, approssimando, dire che i personaggi musicali sono famosi e conosciuti in relazione al numero delle copie di dischi vendute?
E allora, ecco qui una classifica di vendita "generale" dei dischi di musica non-classica, tratta da Wikipedia.
Il numero tra parentesi indica le vendite (in milioni di copie)

Michael Jackson - Thriller (110)
AC/DC - Back in Black (50)
Pink Floyd - The Dark Side of the Moon (45)
Meat Loaf - Bat out of Hell (43)
The Eagles - Their Greatest Hits (1971-1975) (42)
Various Artists / Whitney Houston - The Bodyguard (42)
Various Artists - Dirty Dancing (42)
Various Artists / Bee Gees - Saturday Night Fever (40)
Backstreet Boys - Millennium (40)
Andrew Lloyd Webber - The Phantom of the Opera (40)
Fleetwood Mac - Rumours (40)
Shania Twain - Come on Over (39)
Led Zeppelin - Led Zeppelin IV (37)
Guns N' Roses - Appetite for Destruction (34)
Alanis Morissette - Jagged Little Pill (33)
Michael Jackson - Dangerous (32)
Mariah Carey - Music Box (32)
The Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (32)
Céline Dion - Falling Into You (32)
Linkin Park - Hybrid Theory (32)
Céline Dion - Let's Talk About Love (31)
Bon Jovi - Slippery When Wet (31)
Madonna - The Immaculate Collection (30)
Michael Jackson - Bad (30)
The Bee Gees - Spirits Having Flown (30)
Dire Straits - Brothers in Arms (30)
James Horner - Titanic (30)
The Beatles - Abbey Road (30)
Bruce Springsteen - Born in the U.S.A. (30)
Pink Floyd - The Wall (30)
Backstreet Boys - Backstreet's Back (28)
Olivia Newton-John / Various Artists - Grease (28)
ABBA - ABBA Gold - Greatest Hits (28)
Santana - Supernatural (27)
Nirvana - Nevermind (26)
The Eagles - Hotel California (26)
Hootie & The Blowfish - Cracked Rear View (26)
Simon & Garfunkel - Bridge Over Troubled Water (25)
U2 - The Joshua Tree (25)
Britney Spears - ...Baby One More Time (28)
Iron Butterfly - In-A-Gadda-Da-Vida (25)
Mariah Carey - Daydream (25)
Queen - Greatest Hits (25)
Metallica - Metallica (25)
Whitney Houston - Whitney Houston (25)
Madonna - True Blue (24)
Britney Spears - Oops!...I Did It Again (24)
Madonna - Like a Virgin (23)
Ace of Base - Happy Nation/The Sign (23)
Spice Girls - Spice (23)
Elton John - Goodbye Yellow Brick Road (22)
Carole King - Tapestry (22)
Oasis - (What's the Story) Morning Glory? (22)
Dido - No Angel (21)
Michael Jackson - HIStory: Past, Present and Future - Book I (20)
Norah Jones - Come Away with Me (20)
Michael Jackson - Off the Wall (20)
Usher - Confessions (20)
Lionel Richie - Can't Slow Down (20)
Bob Marley & The Wailers - Legend: The Best of Bob Marley & The Wailers (20)
Billy Ray Cyrus - Some Gave All (20)
Prince & the Revolution - Purple Rain (20)
George Michael - Faith (20)
Blondie - Parallel Lines (20)
Céline Dion - The Colour of My Love (20)
Tina Turner - Private Dancer (20)
Cher - Believe (20)
Spice Girls - Spiceworld (20)
Def Leppard - Hysteria (20)
Supertramp - Breakfast In America (20)
Tracy Chapman - Tracy Chapman (20)
Janet Jackson - janet. (20)

Ora: ho già usato questo argomento una volta, ma va benissimo anche qui.
Stanotte vi rubano tutta la musica (vinili, cd, mp3) che avete in casa: quanti dei dischi qui sopra riportati andate a comprare al volo, appena possibile?
Io, direi: Sgt. Pepper. Gli altri, hmmm. Forse, ma non subito, anche Abbey Road, Nevermind e LZ-IV.
In compenso, ne ho contati almeno 55 che non ascolterei mai, neppure sotto tortura. [1]

Di solito si dice "ma non è necessario che un album sia brutto solo perchè ha venduto tanto". In effetti, no. Però la classifica qui sopra mi sembra dimostri in maniera inconfutabile che se un album ha venduto tanto, molto probabilmente è perchè è brutto.
E di solito si dice anche "ma [un album qualsiasi di quelli qui sopra, specialmente quelli classificabili come "classic rock"] ha venduto milioni di copie, quindi è bello".
Posso essere d'accordo, però la conclusione logica è che "Thriller" sia un disco 2 volte e rotti più bello di "Dark Side...", e che "Ooops..." di Britney Spears sia bello più o meno quanto "Goodbye..." di Elton John.
Perchè o le copie sono sempre sintomo di qualità artistica, oppure non lo sono. In entrambi i casi però il criterio deve valere per tutti i dischi, e non solo per quelli che ci piacciono o no.


Note e links:
[1] E' anche vero che la distinzione tra le due cose (tortura ed ascolto) sarebbe veramente sottile...

35 commenti:

brazzz ha detto...

l'assioma è sempre più..è bello quindi non vende..il mercato è totalmente ingessato,nessuno rischia più nulla,tutto quel che potrebbe esser valido ha pochi canali distributivi,per cui impossibile che venda.oltre a ciò,il rock inteso alla classica maniera non ha più un cazzo da dire da almeno 20 anni,ma forse anche 30..

Anonimo ha detto...

E' naturalmente falso concettualmente ma è assolutamente vero concretamente.
I bei dischi vendono pochissimo, i brutti dischi spesso vendono moltissimo.
Naturalmente, il giudizio "bello" e "brutto" può essere del tutto soggettivo, per cui forse sarebbe meglio parlare di “alta” e “bassa” qualità. Mi spiego: qualcuno può anche dire che la colonna sonora di The Bodyguard sia bellissima o che Millennium dei Backstreet Boys sia il suo disco della vita, ma credo sia innegabile che qualitativamente siano delle porcherie.
Fatta questa premessa, il resto è abbastanza diretto. I numeri li fa la massa e alla massa, in ambito musicale come letterario, come cinematografico, come artistico, come... come... e come...., piace la bassa, bassissima, infima qualità.
Il resto vende poco a quei pochi a cui interessa.
Almeno oggi.
Qualche decennio fa il bacino di fruitori della musica di “alta qualità” era meno esiguo, erano molti più di oggi i giovani interessati alle nuove sonorità, alle sperimentazioni e alla crescita musicale, a tutto quello che richiedeva una profondità di ascolto. Questo forse anche perché la musica era legata a triplo filo alla cultura sociale del periodo in cui nasceva (come oggi, in negativo) e spesso identificava le crisi generazionali, gli ideali e le ideologie.
Se consideri la quasi assenza di questi fermenti nella nuova società di oggi, viene a mancare anche questo elemento ed il principio che lega il numero di vendite alla qualità diventa purtroppo sempre più affidabile.
S.

Lucien ha detto...

In effetti pochini...
In-A-Gadda-Da-Vida: non pensavo avesse venduto così tanto! Fra quelli in elenco è un mio cult.

Webbaticy ha detto...

In questa bellissima lista, ho contato i dischi che conosco e ce ne sono 12. In più, ci sono almeno 6-7 nomi di artisti che non ho mai neanche sentito nominare....
Ora capisco perchè tante persone dicono che sono ignorante musicalmente :-(

silvano ha detto...

Degli album in lista ne possiedo 22.
Non capisco un cazzo di musica, ma poteva andare peggio.

A parte le battute cercare di trovare un criterio guida, una correlazione tra numero di copie vendute di un album e la qualità dello stesso non ha senso perchè questa correlazione non c'è.

Pensare che un disco bellissimo (quali sono i criteri per decidere quale sia un bel disco?) debba vendere poco perchè la massa è musicalmente è ignorante lo trovo un ragionamento elitario e sbagliato, di contro dire che un disco perchè ha venduto molto sia pessimo è altrettanto una stronzata.

Grandi scrittori hanno scritto libri di enorme successo così come Fabio Volo che grande scrittore non è, anzi non è nemmeno scrittore, anzi non è.

Se chiediamo a n lettori evoluti, che non sono critici letterari, se secondo loro Fabio Volo sia o meno uno scrittore, quelli ti risponderanno con sicurezza che non lo è.

Per non perdermi e farvi perdere mezza giornata con questo commento io parlerei per la formulazione della risposta alla domanda "Volo" e alla domanda "rapporto qualità musica e copie vendute", di una consapevolezza cognitiva di fatto, data da un'elaborazione di un numero molto alto di dati, non sempre espliciti nemmeno a chi li elabora per l'output e che portano a questa consapevolezza profonda e non facilmente riducubile razionalmente.

ciao.

Maurizio Pratelli ha detto...

Ne ho 27 e ne ricomprerei una ventina.
Ma ho centinia di dischi che non hanno venduto nulla che forse non ricomprerei. Ho avuto un periodo bulimico

allelimo ha detto...

Quante cose ci sarebbero da dire, per il momento mi limiterei a un po' di matematica.
Diciamo pure che io, brazzz, webbatici, Lucien ed S. siamo troppo snob/elitari/esagerati/quellochevoletevoi.
Prendiamo in considerazione solo i numeri citati da silvano e Maurizio: la lista dei dischi più venduti di sempre è fatta di 72 dischi, voi siete più meno d'accordo nel dire che di questi una ventina li ritenete "belli" (dove per "belli" si intende dischi cui si riconosce un valore qualitativo etc. etc.).
Ora: 20 è il 27% di 72.
Vuol dire che, secondo voi, il 63% dei dischi più venduti al mondo non è "bello".
Se questo non dimostra statisticamente quello che sostengo nel post, ovvero che di solito un disco che vende millemila copie è brutto, allora io non capisco nulla nè di matematica nè di statistica. Può essere, eh, però gradirei una spiegazione matematica del mio sbaglio :)

silvano ha detto...

Maurizio ed io non siamo un campione significativo.
;)

SigurRos82 ha detto...

Cappero, c'è anche Tapestry di Carole King O_o


Non credo si possa parlare di assiomi in questo caso, mi sembra inutile e forse anche un po' ridicolo. Che possa esistere, generalmente, una correlazione tra il fatto che un disco venda molto e che sia di bassa qualità artistica sono d'accordo, ma non perchè la 'massa' sia ignorante, semplicemente perchè ha una sensibilità /predisposizione musicale meno, come dire, 'complessa' (non evoluta, mai o poco sviluppata), nel senso che nella vita della maggior parte delle persone la musica viene considerata come piacevole intermezzo mentre si lavora, si viaggia, o semplicemente come qualcosa che fa da sfondo a qualcos'altro. C'è proprio una considerazione differente rispetto al significato che l'appassionato vi attribuisce. Parlo per me, ma penso sia così anche per voi: per me la musica (a meno che non stia guidando o mi stia dedicando ad attività che richiedono attenzione) non potrà mai fare da tappezzeria, da sfondo. Può capitare qualche volta perchè sono stanca o distratta, ma in questi casi preferisco il silenzio. Mi sembra quasi una mancanza di rispetto, ecco ;) La maggior parte delle persone invece, per le quali la musica è un gradevole rumore di fondo e non tanto una forma d'arte, non avranno mai nei suoi confronti un investimento affettivo paragonabile al nostro. Per loro quindi non credo sia un problema comprarsi l'ultimo di Madonna, o dei Negrmaro, o di Tiziano Ferro. Dal loro punto di vista ci sta eccome. Dal nostro, che partiamo da presupposti diversi e che abbiamo con la musica un legame molto differente, ovviamente no, e ci fa ribrezzo pensare che la Britney abbia venduto tutti quei milioni di copie.
Mi piace pensare (perchè voglio essere ottimista :P) che queste persone coltivino altre passioni emotivamente e culturalmente appaganti che non abbiano necessariamente a che vedere con la musica.

Quindi sì, una correlazione ci può essere anche, ma eviterei di compiere generalizzazioni. Già il fatto che un disco bellissimo e rivoluzionario per la storia del rock come Sgt.Pepper's sia entrato in quella classifica dovrebbe invalidare la teoria ;)

@ Domandi per allelimo (ma anche per tutti gli altri): secondo voi perchè ci sono persone che conoscono la teoria musicale, hanno studiato anni ed anni, eppure hanno un gusto musicale prossimo al pattume? Conosco un ragazzo bravissimo, simpatico, alla mano, gentile e tutto quanto, che ha studiato pianoforte per anni, e suonare gli piace pure, ma che ascolta anche emerite schifezze come la Pausini e Ramazzotti...mi domando sempre come ciò sia possibile, davvero O_o

SigurRos82 ha detto...

Scusate il post pieno di errori, ho riletto iper-velocissimamente perchè sono di fretta ;)

silvano ha detto...

Sigur con il tuo post e la musica riempitiva mi hai fatto voglia di riascoltare "Music for Airports".
Grazie era da tempo che non riascoltavo e già che ci sono metterò su pure Satie, così per chiudere il cerchio.
:-D

SigurRos82 ha detto...

Uh, prego ;)

Era solo per dire che molte persone hanno un rapporto superficiale con la musica (eeeeeeeeh, quante ne conosco purtroppo!), ma ne sono perfettamente consapevoli. Per loro va bene così, e chi sono io per dirgli l'opposto? Ormai discorsi come "Ti faccio un cd con della musica che non conosci", o ammonimenti del tipo "Non sai cosa ti perdi!" non funzionano più ;)

Leandro Giovannini ha detto...

Ancora un volta sono d'accordo con Silvano e Maurizio, da ciò si deduce che se volete una lista di dischi belli, ma belli veramente, chiedete pure a noi.. :oP
Di quella lista ne possiedo 25 e li ricomprerei tutti.

allelimo ha detto...

Velocemente, ho solo pochi minuti: silvano, lo so che tu e Maurizio (e aggiungiamoci anche Harmonica) non siete statisticamente rappresentativi. Infatti ho scelto di usare solo i vostri numeri per avere una percentuale maggiore di dischi "belli".
Se aggiungiamo gli altri numeri disponibili (al momento, quelli di Webbatici e i miei) la percentuale di dischi "belli" non può che diminuire... :)
Attendo ancora la spiegazione matematica!

silvano ha detto...

E che vuoi che ti dica? E' una correlazione che ci vedi tu, nient'altro, alla matematica e alla statistica si possono far dire un sacco di cose sono semplici strumenti come ben sai.
:-P

brazzz ha detto...

bene..come dice alle sarò elitario e snob..in realtà non credo..solo mi interessa la musi9ca che abbia qualcosa da dire,non la ripetizione di clichè rimasticati..per cui viva la musica del mali che ho caricto nel blog altro ieri,e chi se ne frega di quelli che fan lo stesso disco da anni cambiando(poco)le parole..non credo che questo sia snobismo..
detto questo,di quei dischi ne ho 6..contando anche the wall che ho sentito una mezza volta appena comprato,prima di scaraventarlo sul muro(appunto)..dio che rabbia per quei soldi spesi in quel modo..zeppelin 4 eforse lo riprenderei per quella incantevole ballata che c'è..quelli dei beatles forse..poi basta direi..

SigurRos82 ha detto...

@ brazzz: ma come hai fatto a stabilire che The Wall non ti piaceva se lo avevi ascoltato solo 'mezza volta'? :)

brazzz ha detto...

mezza volta x dire..poi dopo 3 facciate si capisce no?

SigurRos82 ha detto...

Uh ok, l'avevo presa sul letterale ;)

Lucien ha detto...

Non per riattizzare un'antica diatriba, ma sia chiaro che tra i miei "pochini" è incluso "The Dark Side of the Moon"
(The Wall è lì a mezza via, preferisco altri dischi dei P.F.)

allelimo ha detto...

Lucien e Sigur Ros, i numeri, dai!
Quanti ne avete? Quanti ne ricomprereste?

Lucien ha detto...

Per la precisione ne ho 13. Sei o sette li ricomprerei.

brazzz ha detto...

errore mio..ho anche purple rain,che ricomprerei,anche se di certo non è l'album migliore di prince..quindi siamo a 7..non male

allelimo ha detto...

Chiedo scusa per la mancanza di risposte ai tanti argomenti introdotti nei commenti, sono giorni un po' incasinati. Appena possibile recupero :)
Un breve aggiornamento dei conti matematici, basati sui dischi che verrebbero ricomprati:
Webbatici (12)
silvano (22)
Maurizio (20)
Harmonica (25)
Lucien (7)
brazzz (7)
allelimo (4)

La percentuale al momento è 19,23%
Ovvero, 4 dischi su 5 di quelli della lista sono considerati "brutti" dalla media di chi ha commentato qui.

SigurRos82 ha detto...

Ne ricomprerei una dozzina, per la cronaca. A me però tutto questo applicare percentuali ad argomenti del genere non sconfinfera proprio O_o

Allora, per fare un discorso statisticamente ancor più significativo e corposo, perchè non recuperare le classifiche di vendita di tutti i paesi dagli anni '50 in avanti? O perchè non procurarsi i dati di vendita di tutti i dischi che siano mai stati pubblicati? Chissà che genere di conclusioni se ne potrebbero trarre...se volete re-installo il software per le scienze sociali più usato, SPSS, e vi calcolo la correlazione tra il grado di bellezza/bruttezza dei dischi posseduti da un campione di persone di diverse fasce d'età/diversa estrazione sociale e il loro QI misurato con la WAIS...magari basta anche solo Excel :D

Io troverei più interessante sviscerare i risvolti socio-culturali di questi numeri, piuttosto che tentare di ricavarne (a mio parere inutilmente) dei teoremi di valore assoluto. Ho cercato di dare un'interpretazione basata ovviamente ed esclusivamente sulla mia esperienza personale, cercando di non scadere nell'attribuzione dei classici giudizi di valore agli album della classifica e, per la proprietà transitiva, anche alle persone che li ascoltano o che li hanno acquistati. E ricordiamoci che anche noi, volente o nolente, in un modo o nell'altro, in un contesto o in un altro, rientriamo in questa 'massa'...

allelimo ha detto...

Sigur Ros: o forse questa cosa della percentuale statistica è solo un gioco, e non ci sono nè teoremi nè discorsi statisticamente significativi o seri... :)
Il gioco comunque mi sembra che dica, più o meno, quello che sostengo nel post: "di solito, se un disco vende millemila copie, non necessariamente ma molto probabilmente, questo disco è brutto."
Il nostro gioco dice che, a nostro parere, questo si verifica nel 81,07% dei casi.

Per "brutto" evidentemente si intenda l'appropriata miscela di "mi piace-non mi piace/qualità artistica/qualità musicale/etc. etc."

Per il resto, c'erano alcuni argomenti a mio parere stimolanti, ma come dice silvano nel suo post sulla (orrida) cover di London Calling fatta da Springsteen: "E che mi importa? Questo è puro rock'n'roll [...] Per il resto, le critiche son chiacchiere da salotto."
E quindi, che discutiamo a fare? :)

Anonimo ha detto...

Io ne ho 11, e non ne ricomprerei più di cinque.
S.

allelimo ha detto...

Rispostone collettivo sugli argomenti lasciati in sospeso: credo sia condivisibile l'impostazione del primo commento di S. - la tesi è concettualmente "falsa" (nel senso di non assoluta, non applicabile meccanicamente), ma concretamente è vera: è quello che succede di solito nei fatti.
I dischi "Belli" o "brutti" sono ovvie semplificazioni per significare tutto quello che si vuole: la qualità artistica, la qualità musicale o poetica, la qualità del vinile su cui sono stampati. I criteri non sono qui in discussione: come dice silvano, "una consapevolezza cognitiva di fatto, data da un'elaborazione di un numero molto alto di dati, non sempre espliciti nemmeno a chi li elabora per l'output e che portano a questa consapevolezza profonda e non facilmente riducubile razionalmente.". Ovvero, mi piace o non mi piace.
Il gioco "statistico" parte giusto da qui ;)

Altro punto che condivido in pieno è questo, di Sigur Ros: "per me la musica non potrà mai fare da tappezzeria, da sfondo. Può capitare qualche volta perchè sono stanca o distratta, ma in questi casi preferisco il silenzio. Mi sembra quasi una mancanza di rispetto".
Credo sia più o meno la posizione di chi sta partecipando a questi commenti, e proprio per questo il giochino statistico mi sembra avere un suo significato: i numeri che stiamo usando sono forniti da gente che "ci tiene", per cui la musica non è mai una cosa banale.

Sul perchè esistano "persone che conoscono la teoria musicale, hanno studiato anni ed anni, eppure hanno un gusto musicale prossimo al pattume" la risposta è facile.
Le persone cui tu fai riferimento non sono musicisti, ma strumentisti. Saper genericamente suonare uno strumento è solo abilità meccanica ed esercizio, non ha nulla a che vedere con la sensibilità artistica.

Aggiornamento del gioco delle percentuali:
Al momento, il totale dei dischi giudicati "belli" è del 17,59%.

SigurRos82 ha detto...

@ allelimo: però è un peccato...studiare anni ed anni, che so, pianoforte e ridursi ad apprezzare Ramazzotti :( Pensavo anch'io che abilità nel saper suonare uno strumento e sensibilità artistica non sono necessariamente correlate...però caspita, il fatto di conoscere la teoria musicale e di saper strimpellare dovrebbe fornire qualche strumento in più...O_o

allelimo ha detto...

Sigur Ros: anche no, direi: lo strumentista esegue, non crea. Sarebbe come pretendere sensibilità artistico-architettonica da tutti i muratori, o la capacità di programmare in C++ da chiunque usi un computer per scrivere un blog ;)
Sono cose diverse!

Simone Cavatorta ha detto...

Dischi che possiedo e che ricomprerei:
- Led Zeppelin IV
- Sgt. Pepper's
- Abbey Road

Dischi che possiedo e che, forse, non ricomprerei (ma non mi dispiace averli):
- Back In Black
- The Wall
- The Dark Side Of The Moon
- Hotel California
- Queen Greatest Hits
- Bob Marley Legend

Dischi che ho perchè sono di mia moglie:
- Abba Gold
- Tracy Chapman

Dischi che ho avuto e che ho regalato/buttato anni fa:
- Appetite For Destruction
- Joshua Tree
- In A Gadda Da Vida
- Metallica
- Hysteria

Disco che avevo ma che ho prestato anni fa a mio padre senza che mi sia mai stato restituito, però non è che io abbia insistito più di tanto:
- Brothers In Arms

Dischi che potrebbe venirmi voglia di comprare in futuro:
- Bridge Over Troubled Water
- Rumours

SigurRos82 ha detto...

@ allelimo: vero, il tuo ragionamento non fa una grinza, ma secondo me qualcosa deve pur significare. A mio parere saper suonare uno strumento è qualcosa di diverso dal fare il manovale (con tutto il rispetto, ci mancherebbe, è solo un esempio!), quindi come similitudine è un po' tirata per i capelli secondo me. Un muratore non deve possedere chissà quali conoscenze teoriche per svolgere il suo lavoro, lo stesso non si può dire per uno strumentista ;)
Quello che volevo dire è che conoscere la musica anche da un punto di vista teorico (e quindi saper mettere in pratica tale bagaglio) non può che fornire chiavi di lettura interessanti anche nell'ascolto e nella valutazione della musica stessa. Poi è anche vero che la sensibilità artistica la si può anche possedere oppure no, non necessariamente può essere affinata/risvegliata.

allelimo ha detto...

Sigur Ros: secondo me non è come dici tu. Saper suonare uno strumento è una cosa meccanica, e soprattutto chi studia "il pianoforte" coi maestri privati, quello impara: a schiacciare meccanicamente dei tasti leggendo le note sul pentagramma.
Il perchè ci siano quelle note sul pentagramma, disposte in quella maniera, non è importante e non è materia di insegnamento.
Saper suonare è una cosa ampiamente sopravvalutata, soprattutto da chi non ne è capace e romanticizza molto l'attività, non cogliendone gli aspetti meccanici e la facilità, ad esempio, di leggere un pentagramma (mio figlio, 9 anni, l'ha imparato quest'anno a scuola in un paio di lezioni - con il maledetto flauto dolce, vabbè, ma è un'altra storia...)
La sensibilità artistica e la capacità di comporre musica non le impari solo perchè hai studiato uno strumento... :)

allelimo ha detto...

Dimenticavo l'aggiornamento della statistica:

Webbatici (12)
silvano (22)
Maurizio Pratelli (20)
Harmonica (25)
Lucien (7)
brazzz (7)
allelimo (4)
sigur ros (12)
s. (5)
Simone Cavatorta (5)

Totale: 119/10= 11,9
Dischi "belli": 11,9*100/72= 16,52%
Dischi "brutti": 83,48%

SigurRos82 ha detto...

No, per carità, non sono cose che si possono semplicemente imparare. Ed è anche vero che, da imbranata nello strimpellio di qualsivoglia strumento, romanticizzo forse troppo l'attività. Però mi resta sempre un quid di insoluto e di inspiegabile, ecco :)

Vedo anche l'altro lato della medaglia, per dire. Non solo l'effetto del saper suonare sulla (presunta) sensibilità musicale, ma anche l'inverso. Perchè imparare a suonare uno strumento investendo soldi, tempo ed energie in lezioni se non si ama la musica o se si ha con essa un rapporto superficiale? Escludendo, ovviamente, i casi in cui si è per così dire 'costretti' o in cui si è portati per forza su quella strada, da bambini, da genitori, insegnanti etc.